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Tommy Ramone12 L'uscita di Tommy

La fama dei Ramones cresce notevolmente e dopo l'esibizione al Rainbow Theatre di Londra il gruppo inaugura l'anno nuovo con un grande concerto a casa loro, al Palladium di New York. La maggior parte della critica è ormai convinta, ma c'è sempre qualcuno che sembra non farsi impressionare troppo; una recensione sul 'New York Time' definisce i Ramones uno scherzo di cui la gente si stancherà molto presto.

Non vi è alcun dubbio che i concerti dal vivo giocarono un ruolo determinante per la fama della band. Ma gli ingaggi rimanevano ancora troppo bassi e la maggior parte dei guadagni doveva essere reinvestita in nuove attrezzature. Il 'salario' pro capite ammonta a circa centoventicinque dollari alla settimana, ma la tossicodiopendenza di Dee Dee ne costava cento al giorno! In questo periodo cresceva anche l'invidia più o meno palese nei confronti dei Sex Pistols, i quali sembravano riscuotere maggior successo, vendendo più dischi e guadagnando molto di più dei Ramones. Ma di lì a poco i Sex Pistols si scioglieranno.

I concerti dal vivo hanno rappresentato una tappa fondamentale nella storia del gruppo, ma andare in tournée era molto faticoso e Tommy iniziò a sopportare di mal grado questa situazione. Dopo aver registrato It's Alive e definito il mixaggio, Tommy decise di dedicarsi unicamente al ruolo di co-produttore, abbandonando la batteria. Fu sostituito da Marky Ramone. A tal proposito disse Dee Dee:

Tommy non era il tipo da sopportare la vita da rock star e così un giorno se ne andò. Mi recai alle prove a New York e Marc Bell era già lì. Joey e Johnny gli avevano chiesto di unirsi alla band. Non saremmo mai riusciti a ripetere quel sound classico che avevamo con Tommy, ma con Marc nella band avevamo acquistato un musicista davvero duro. Marc era stato il mio compagno di bevute prima di unirsi ai Ramones e mi piaceva fare baldoria con lui. Iniziammo ad uscire insieme rovinandoci a vicenda (...) Questo ai Ramones non piaceva molto e Marc se ne accorse. All'epoca i Ramones avevano questa politica anti-alcolici alla quale nè io, nè Marc ci saremmo mai adeguati.
In pochissimo tempo Marky fu pronto e le registrazioni di Road To Ruin, iniziarono poco dopo. Il quarto album presentò inaspettate aperture acustiche ed una cover di
Needles And Pins, canzone resa famosa da Sonny & Cher. I commenti della critica furono discordanti. Scott Isler, su 'Trouser Press' parlò di «disco blasfemo, che segna la caduta dei Ramones», mentre Robert Christgan del 'Village Voice' lo definì «opera della maturità». Il pubblico accolse discretamente l'album, le cui prime mille copie erano su vinile giallo.